sabato 22 luglio 2017

Quasi tutto vero. Tranne per chi non ci crede.

[Attenzione, il racconto che segue non è stato verificato, anche se in molti dicono che sia tutto vero. Sconsiglio la lettura alle persone sensibili.]

Non so perchè i telegiornali non ne abbiano parlato, ma qualche tempo fa è successo qualcosa di veramente orribile.
Paesi arabi, zona di guerra.
Non molto lontano dalla striscia di gaza.
Il famoso generale dell'ISIS Abel Safàt e il suo gruppo di mercenari stavano transitando per una piccola cittadina di civili.
Era il primo pomeriggio, e con lui c'era anche suo figlio, اليسيو.
Nonostante la relativamente giovane età, il figlio era già completamente sprovvisto di capelli.
La città che stavano attraversando non era zona di guerra, i suoi abitanti erano solo civili. Vista l'ora, in giro c'erano perlopiù bambini, tra gli 8 e 12 anni.
Questi bambini, vedendo probabilmente per la prima volta un giovane privo di capigliatura, hanno iniziato a gridare: "أصلع ، مقشر!", che si può tradurre approssimativamente con "Pelato!"
Evidentemente al calvo in questione la burla non è piaciuta.
Gli è bastato un semplice "لعن باسم الرب!" per ordinare a due robuste mercenarie che stavano nelle retrovie, di andare a "prendersi cura" dei bambini in questione.
Per prendersi cura, intendo dire che le due "اورسا" (così si chiamano le donne che vanno in guerra), hanno letteralmente fatto a pezzi quei bambini. A mani nude. Senza pietà.
Ne hanno uccisi 42.
Quatantadue.
In nome di chissà quale religione.
Per una semplice burla. Quarantadue bambini fatti a pezzi.

Come si fa a seguire in culto così spregevole? Com'è possibile che non se ne sia parlato per niente?

Fonte: http://www.vatican.va/archive/ITA0001/_P8R.HTM [24]